Descrivere una figura

Simonetta Nardone, classe quarta, Palmanova (Udine)

I miei alunni ora sono in classe quarta e, dopo attività di manipolazione legate al concreto svolte negli anni precedenti, mi rendo conto quanto necessario sia passare al piano dell’astrazione… ma questi bimbi sono pronti?!

Lo scorso anno abbiamo esplorato la geometria della nostra città, Palmanova. Se non la conoscete vi invito a visitarla: è una città-fortezza, patrimonio Unesco dal 2017, un poligono perfetto, con una pianta ennagonale che corrisponde al centro abitato interno alle mura e racchiuso da una stella a nove punte, le tre cinte di fortificazione veneziane e napoleoniche; Piazza Grande, al centro del centro abitato, è una bellissima piazza, perfettamente esagonale! 

In classe 3^ gli alunni hanno concluso le attività di geometria con la costruzione di poligoni a partire da cannucce fissate con pongo, dopo aver disegnato sul quaderno un bozzetto, il progetto del proprio poligono. 

I bambini si sono cimentati nella conoscenza dell’angolo a partire dalle rette che per tanto tempo abbiamo rappresentato con delle corde tese; dalla rotazione di corde prima, poi sul foglio, hanno costruito l’angolo retto e osservato angoli maggiori e minori (allego qualche immagine dello scorso anno). 

Per capire come procede la capacità di astrazione, quest’anno ho pensato di verificare a che punto siamo con la conoscenza dei concetti che portano i ragazzini ad usare termini e relazioni per esprimere simmetria, perpendicolarità, per fare un esempio.  Ho pertanto assegnato il lavoro della descrizione di disegni geometrici (lavoro in coppia, in cui usare solo parole della geometria note, senza utilizzare il righello).

La consegna è stata:

DESCRIVI QUESTO DISEGNO IN COPPIA CON UN TUO COMPAGNO, IN MODO CHE CHI POI LEGGERA’ LA VOSTRA DESCRIZIONE POSSA RIPRODURLO TALE E QUALE. NON USARE IL RIGHELLO PER SERVIRTI DI MISURE, USA SOLO LE PAROLE DELLA GEOMETRIA CHE GIA’ CONOSCI!

Successivamente ogni coppia ha svolto il lavoro di riproduzione di un disegno diverso, sulla base della descrizione fornita da altri compagni. 

Il lavoro si è svolto in 3 fasi e ogni coppia di alunni ha eseguito:

• la descrizione di una figura, fornita come immagine;

• la riproduzione di un’altra figura, leggendo la descrizione fatta dai compagni;

  • il confronto tra descrizione e figura riprodotta in un lavoro di analisi collettiva con la classe, dove discutere difficoltà incontrate e trovare soluzioni per descrivere meglio la figura esaminata.
  • Ho notato la difficoltà dei bambini di vedere più poligoni uno dentro l’altro e questo avrebbe aiutato la la seconda fase di lavoro, la riproduzione. In particolare non sono riusciti a descrivere partendo dalle linee principali, spesso hanno descritto i particolari. 

Questa attività è un ottimo lavoro, in particolare nella fase di analisi collettiva, in quanto gli alunni, sapendo che stiamo ascoltando e osservando i loro lavori, sono molto partecipi ed esprimono molti concetti che permettono buone osservazioni.

Mi rendo conto di non aver guidato in modo efficace la discussione, ho fatto delle anticipazioni che era meglio evitare per far parlare gli alunni. 

Alcuni bimbi hanno ritagliato la figura esterna pensando di lavorare solo sulla descrizione di quella interna; da questo sono nate alcune incomprensioni che solo in fase di analisi-discussione in grande gruppo abbiamo capito. 

Questo è il lavoro svolto da 3 coppie di alunni con le fasi di descrizione, riproduzione e analisi-ri-descrizione in grande gruppo.

Coppia Haris -Samuele

Dalle registrazioni emerge chiaramente la difficoltà dei bambini di cogliere i poligoni solo se messi in alcune posizioni nello spazio, infatti si sente dire rombo e non quadrato per il fatto che il poligono non è messo nella solita posizione che siamo abituati. Molti bambini intervengono e correggono il compagno!

Coppia Illia-Davide

Quando ho riascoltato la registrazione della discussione, mi sono resa conto di non essermi accorta, leggendo la descrizione, che i bambini non avevano considerato il rettangolo esterno, in quanto tolto dal ritaglio e solo dopo, nella fase di discussione collettiva, ho capito che cosa intendevano, scoprendo così che si erano espressi correttamente. Si esprimono dicendo che ci sono 2 assi di simmetria che sono anche diagonali (del rombo giustamente), non del rettangolo come avevo inteso io, pensando alla figura esterna che loro invece non avevano considerato.

Coppia Melissa-Angela

Anche qui la figura esterna non viene descritta, ma solo quella interna che viene subito denominata “rombo”, poi alcuni compagni correggono. Inoltre non abbiamo approfondito cosa differenzia il quadrato dal rombo. Avrei dovuto portarli verso questa analisi che sarebbe stato interessante ascoltare. In questo ultimo lavoro manca una descrizione finale collettiva dopo l’analisi fatta.