Chiedere ai bambini di fare una creazione matematica è facile… di solito dopo un primo momento di incertezza il processo si avvia e se la richiesta viene ripetuta a intervalli regolari diventa quasi un gioco. Sarebbe utile avere un raccoglitore in cui inserirle, se sono cartacee.
Valorizziamo sempre qualsiasi tipo di prodotto ci mandino perché ognuno racchiude del pensiero e della fatica che va riconosciuta, anche se sono stati aiutati. È difficile per i bambini ritrovare le motivazioni al lavoro scolastico fatto a casa, lo vivono come compito non come scuola. Nella Dad, come avrete visto dalle documentazioni, spesso i bambini con l’aiuto dei genitori mandano dei piccoli filmati. In questo lavoro Whatsapp è insostituibile soprattutto se abbinato al Padlet dove i filmati sono subito condivisi. Il filmato è ovviamente più coinvolgente e fa capire meglio in che cosa consiste il prodotto quando non diventa una vera e propria “spiegazione”; quindi stimoliamo i bambini ad usare anche questo tipo di media, quando possibile. I bambini si divertono molto a fare i filmati e intanto imparano ad esprimersi, a spiegare.
Che cosa fare dopo aver ricevuto le creazioni? L’esperienza che stiamo facendo in questo periodo ci suggerisce di cominciare il lavoro di analisi delle creazioni classificandole in base al contenuto matematico principale che veicolano oppure a qualche elemento che ha un aggancio immediato con il curricolo… ma attenzione! Non cadete subito nell’esercizio. Cercate di rilanciare con situazioni problematiche che stimolino il ragionamento e soprattutto che facciano progredire in direzioni nuove gli apprendimenti. Le occasioni non mancano mai.
Solitamente le creazioni sono commentate prima dai compagni e solo alla fine dall’autore: questo si può fare anche nella Dad facendo lavorare i bambini a piccoli gruppi. Produciamo sempre una breve sintesi di quanto emerso alla fine della sessione su una slide o con altre modalità ad esempio un breve filmato in cui raccontiamo a tutti che cosa è emerso nelle discussioni di gruppo. Serve a noi per fare il punto e ai bambini sia per avere un promemoria del percorso fatto sia per essere informati di ciò che è successo negli altri gruppi. Chiediamo anche agli autori, nelle classi dei più grandi, di scrivere la loro spiegazione e di condividerla commentando ciò che hanno detto i compagni. È un buon esercizio.
Al prossimo post dove dirò come gestire la fase di “rilancio”.