Francesca Demartini, classe seconda, Pinerolo
Ho chiesto ai bambini di realizzare delle creazioni geometriche. Ecco i loro prodotti:
Quasi tutti hanno provato a disegnare figure geometriche. L’anno scorso abbiamo lavorato con i fogli di carta, poichè li usavano spesso per fare tantissimi disegni durante gli intervalli, abbiamo provato a descrivere la forma del foglio individuandone le caratteristiche principali per sovrapposizione. I bambini chiamavano i lati “righe”, poi qualcuno aveva iniziato a dire che forse si chiamavano “lati”, allora abbiamo iniziato tutti a chiamarli così. Osservando il foglio e sovrapponendo i lati i bambini si sono accorti che i lati erano uguali a 2 a 2. Poi hanno iniziato a guardare gli angoli, da loro chiamati “punte”, e hanno notato che il foglio ha 4 “punte” angoli uguali. Molti hanno riconosciuto questa figura come rettangolo. Successivamente, facendo delle pieghe sul foglio rettangolare abbiamo ricavato quadrato e triangolo. Anche in questo caso abbiamo analizzato lati e angoli, chiamati da loro, a volte, righe e punte. Questo è stato il lavoro di geometria dell’anno scorso.
Dalle creazioni si vede come questo lavoro sia ritornato.
Solo Leonardo però nel realizzare il quadrato con le cannucce si preoccupa di avere 4 cannucce lunghe uguali e le taglia con le forbici confrontandone le lunghezze.
Dalle creazioni emerge l’esigenza di continuare a lavorare con queste figure geometriche, sicuramente la scoperta dell’angolo retto li aiuterebbe a distinguere un quadrato e un rettangolo da altri quadrilateri che non hanno le medesime caratteristiche dei quadrati e dei rettangoli.
Ci vedrei anche un lavoro sul cerchio, solo Leonardo cerca di realizzare un cerchio perfetto utilizzando il tappo della colla, gli altri lo realizzano a mano libera.
Infine anche la creazione di Irene mi intriga, non abbiamo ancora parlato di rette, se non in matematica per la retta dei numeri, vorrei capire cosa intenda lei per linea retta, dritta e storta. Quel segmento che molti altri bambini chiamerebbero linea obliqua, lei la chiama “storta”. L’anno scorso usando il foglio rettangolare, abbiamo provato a ruotarlo in diversi modi per capire che continua a conservare le sue caratteristiche. Forse i bambini faticano proprio a percepire questo.